9 - Alberese, i butteri e il ponte di Gigi della Barca


fiab gr ciclopistatirrenica ponteLunghezza
: 37 km
Altimetria/dislivello: 50 mt
Tipo di fondo: asfalto, pista ciclabile a sterrato a fondo compatto
Percentuale sterrato: 25%
Difficoltà: facile

Target: Cicloturismo, anche per famiglie
Bici consigliata: turismo, mountain bike

Il percorso:

Risalgono all’epoca romana (I-II secolo d.C.) i ruderi del Ponte del Diavolo che, situato nell’odierna località denominata Pian di Barca, permetteva all’antica via Aurelia (Aemilia Scauri) di attraversare il fiume Ombrone. Inaugurato a marzo 2019, il ponte ciclopedonale intitolato alla memoria dello storico traghettatore del fiume tra gli anni Venti e Sessanta del secolo scorso Eugenio Luigi Bellucci, conosciuto con il soprannome di ‘Gigi della Barca’, consente oggi di attraversare il fiume nello stesso luogo degli antichi romani, ma in sella ad una bicicletta. Il ponte, e la pista ciclopedonale che da Grosseto corre in sommità d’argine sulla destra orografica del fiume, danno origine a questo itinerario cicloturistico dedicato ad Alberese. La frazione di Grosseto, oggi legata a doppio filo al Parco Regionale della Maremma, fonda le sue radici in vicende assai lontane nel tempo, le scopriremo strada facendo.

Per saperne di più: dettagli sull’itinerario

L’itinerario che proponiamo in questa scheda inizia a Grosseto, in Piazza Marconi presso la stazione ferroviaria, e raggiunge la periferia sud della città, percorrendo la pista ciclopedonale dei viali Mameli e Sonnino, fino al quartiere San Lorenzo. Da Via Magenta, l’itinerario ciclabile utilizza un tratto di strada ad uso promiscuo, per poi salire sulla sommità arginale del fiume Ombrone, che percorre per circa 4 km fino alla località “le Colonne”. L’itinerario scende dall’argine, proseguendo per circa 1 km all’interno della golena, ritrovando l’antico tracciato della vecchia Aurelia, per poi oltrepassare il fiume sul ponte ciclabile in Pian di Barca. L’impatto visivo del fiume che scorre al nostro fianco, unita alla prospettiva paesaggistica che si gode dall’alto dell’argine, rende molto piacevole e rilassante la percorrenza di questo primo tratto, a fondo compatto e scorrevole.

Oltrepassato l’Ombrone siamo già all’interno dell’area del Parco della Maremma e, percorrendo un breve tratto di strada costeggiata da due filari di olivi, giungiamo a Spergolaia, l’antico granaio lorenese della Tenuta di Alberese, oggi gestita dall’Ente Terre Regionali Toscane. Qui potremo assaggiare un primo contatto con la cultura e la tradizione maremmana osservando da vicino i cavalli al pascolo e, se siamo fortunati, incontrare uno dei personaggi che appartiene all’immaginario collettivo della Maremma: il buttero. La presenza di grandi spazi e di mandrie di animali bradi rende, ancora oggi, necessario e insostituibile il lavoro del buttero, che la Regione stessa ha inserito tra gli antichi mestieri a rischio di scomparsa. A Spergolaia, il nostro percorso interseca la pista ciclabile e l’itinerario “Parco della Maremma” descritto nella scheda 8 . Si pedala in direzione sud, sulla pista ciclabile adiacente la strada provinciale, fino a Piazza del Combattente, la piazza principale di Alberese. Il borgo rurale si sviluppa intorno al grande edificio fortificato della Villa Fattoria Granducale, di proprietà della Regione Toscana. La villa e la Tenuta di Alberese sono state possedimento degli Asburgo – Lorena fino alla Prima guerra mondiale, allorché il governo italiano espropriò l’Alberese e, nel 1923 assegnò l’azienda all’Opera Nazionale Combattenti. L’azione congiunta dell’Opera e del Genio Civile nella bonifica del territorio consentì un forte incremento demografico, grazie all’immigrazione di famiglie venete e friulane, cosicché venne a formarsi l’odierno centro abitato di Alberese. Oltrepassato il centro abitato, non senza aver gustato un meritato ristoro presso uno dei numerosi locali, proseguiamo ancora per 1 km in direzione sud seguendo la Strada Provinciale, fino a trovare sulla nostra sinistra la Strada di Valle Giardino, dove i grandi pini marittimi ci ripareranno, a secondo della stagione, dal vento o dalla calura estiva. Accompagnati dagli alti pini, percorreremo via dei Ponti Neri e Via del Molinaccio fino ad arrivare ad un sottopasso ferroviario. È la linea ferroviaria della litoranea tirrenica, che ci lasceremo sulla destra girando a sinistra sulla Strada del Barbicato. Siamo adesso in posizione leggermente rialzata rispetto alla piana di Alberese, e netta è la percezione dei grandi spazi agricoli che il lavoro paziente degli operai, impegnati nei lunghi anni della bonifica, hanno reso fertili e produttivi per l’allevamento e le più diverse coltivazioni ortofrutticole e cerealicole.

Percorsi 2 km su via del Barbicato si gira a destra incrociando, dopo circa 1 km, la Strada Provinciale. La percorriamo per soli 300 mt in direzione Alberese per poi girare a destra su Strada della Dogana. Il toponimo ci riporta indietro nel tempo, quando per lunghi secoli giungevano qui, a settembre di ogni anno, migliaia di capi di bestiame provenienti dai pascoli dell’appennino guidati dai pastori transumanti romagnoli e casentinesi. La Maremma era ancora amara, e qualcuno di loro, probabilmente non avrebbe intrapreso, a maggio dell’anno dopo, la strada del ritorno. Le ruote della nostra bicicletta corrono veloci costeggiando l’argine sinistro del fiume su Via della Dogana, che dopo circa 3 km sfocia nuovamente sulla strada provinciale. La percorremmo, con attenzione, in direzione Alberese per circa 1 km per poi girare a destra, ritrovando la Vecchia Aurelia nei pressi di Spergolaia. Tra poco saremo nuovamente in vista del ponte e della ciclabile che ci riporterà in città. Lasciandoci alle spalle Alberese e le sue storie di monaci, butteri e migranti, avremo la certezza di aver vissuto uno spaccato della vita e delle tradizioni della Maremma, quella autentica, che rimarrà nel nostro cuore.

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Altitudine minima
3 m
Distanza totale
36.51 km
Altitudine massima
27 m
Tempo totale
3h 43m 03s
Dislivello Totale
119 m
Punti di interesse
0
Total Elevation Loss
125 m
Punti del percorso
273
Velocita' massima
8 m/s
Indicazioni stradali
0
Velocità media
2.73 m/s
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