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8 - Il Parco della Maremma

fiab grosseto parco torreLunghezza: 24,13 km
Altimetria: 174 mt
Tipo di fondo: asfalto, sterrato
Percentuale sterrato: 32%
Difficoltà: facile

Target: Cicloturismo anche per famiglie
Bici consigliata: turismo, mountain bike

Il percorso:

Il Parco della Maremma si estende per 25 km, tra colline, spiagge sabbiose e alte scogliere circondate da paludi, pinete, campi coltivati e pascoli. I profumi intensi di erbe aromatiche, le bacche colorate, i richiami delle molte specie di animali accolgono il visitatore mostrandogli il lato dolce e allo stesso tempo selvaggio di questo territorio. Un contrasto di elementi che risveglia e libera il piacere di sentirsi in un paradiso ritrovato. Il Parco è aperto tutto l’anno, tutti i giorni della settimana e, per scoprirlo in bicicletta, sono stati predisposti otto itinerari di varia difficoltà che si possono percorrere sia singolarmente sia in gruppo, accompagnati o meno da una guida, in base al periodo dell’anno. Il percorso descritto in questa scheda unisce due degli itinerari del Parco, è percorribile nell’arco di una mattinata previo acquisto del biglietto presso i centri visita, oppure on line all’indirizzo www.parco-maremma.it.

Per saperne di più: dettagli sull’itinerario

Il percorso inizia dal Centro Visite di Alberese. Una volta acquistato il biglietto d’ingresso si può partire alla scoperta del Parco della Maremma percorrendo i primi 500 mt della pista ciclabile che conduce a Marina di Alberese, per poi girare a sinistra su via degli Olivi e arrivare così al primo cancello che delimita l’area recintata del Parco e segna l’inizio dell’itinerario ciclabile “Pinastrellaia”. Superato il cancello ci troveremo nel cuore dell’area protetta. Da ora in poi gli “incontri” inusuali saranno la normalità: qui la natura è di casa. Non mancheranno infatti gli avvistamenti, anche ravvicinati, della fauna ungulata del parco: daini, caprioli e cinghiali faranno capolino tra le pietraie e gli olivi secolari. La pista sale dolcemente, con fondo asfaltato, addentrandosi tra la macchia mediterranea fino all’area di sosta di Pratini (km 4,400). Ancora poche centinaia di metri prima che la macchia si diradi e l’orizzonte si apra sulla costa con vista su Cala di Forno. Un altro cancello, questa volta in legno, come quelli che i butteri aprivano e chiudevano senza scendere da cavallo. La pista, ancora su fondo asfaltato, serpeggia lungo un oliveto fatto di piante secolari che arriva ai piedi della Torre di Collelungo, costruzione medicea dalla seconda metà del ’500. Lasciate le biciclette sulle rastrelliere in legno posizionate sul lato interno della duna costiera e incamminatevi lungo il suggestivo sentiero che vi condurrà alla torre. Attraverso un percorso tabellato potrete scoprire la storia di questa e delle altre torri di avvistamento presenti nel Parco e godere dello spettacolare panorama sulla lussureggiante pineta granducale che si estende sotto di voi. Ritornati alle biciclette si percorrono i successivi 3 km sulla pista in terra battuta che attraversa l’ombrosa pineta, fino a raggiungere il Centro Servizi di Marina di Alberese (km 10,40 del percorso). Il Centro segna anche il punto da dove si abbandona l’area recintata del Parco, per entrare in quella normalmente regolamentata. Qui arrivano i bus navetta che fanno la spola da Alberese ed ha inizio la pista ciclabile che torna al Centro Visite principale. Rimandiamo ancora un po’ l’appuntamento con la ciclabile per attraversare la strada ed entrare nel secondo dei due itinerari che compongono questo percorso: l’A7 - Foce del fiume Ombrone. Lungo questo itinerario scoprirete la grande idrovora della bonifica, sosterete in silenzio all’interno del capanno di avvistamento dell’avifauna del fiume e percorrerete l’alzaia dell’argine costruito di recente a difesa della duna costiera minacciata dall’erosione delle correnti marine. Una volta tornati sulla pista ciclabile in direzione Alberese incontrerete i cavalli e le vacche dalle grandi corna dell’allevamento di selezione della razza maremmana della Tenuta di Alberese, azienda agricola dell’ente Terre Regionali Toscane che ha il suo centro presso l’antico granaio lorenese di Spergolaia. Gli ultimi chilometri della pista ciclabile vi accompagneranno attraverso questo paesaggio maremmano ancora integro e conservato grazie alla presenza del parco. Il Parco della Maremma è stato istituito nel 1975 ed è il secondo Parco Regionale in Italia. Nel 1992 è stato insignito del Diploma Europeo, speciale riconoscimento dal punto di vista conservazionistico conferito dal Consiglio d’Europa, che viene rinnovato ogni anno e che riguarda solo altre 6 aree protette italiane.

Scarica la scheda itinerario in formato pdf

Link di approfondimento:

Parco Regionale della Maremma


Altitudine minima
-4 m
Distanza totale
24.45 km
Altitudine massima
96 m
Tempo totale
3h 38m 47s
Dislivello Totale
301 m
Punti di interesse
0
Total Elevation Loss
302 m
Punti del percorso
1863
Velocita' massima
12.2 m/s
Indicazioni stradali
0
Velocità media
1.86 m/s
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