10 – Istia d'Ombrone e le strade della Memoria
Lunghezza: 43 km
Altimetria: 615 mt
Tipo di fondo: asfalto
Percentuale sterrato: 0%
Difficoltà: medio
Bici consigliata: corsa, gravel, turismo, e-bike
Il percorso:
Itinerario ad anello che da Istia d’Ombrone attraversa il fiume e si inoltra nell’entroterra attraversando i territori facenti parte dei comuni di Scansano e di Magliano in Toscana, zone di produzione del Morellino, il pregiato vino DOCG. Strade asfaltate e silenziose si susseguono in continui sali scendi tra l’azzurro del cielo e il verde delle colline coltivate a vite. Ampi orizzonti si aprono sulla costa della Maremma nei pressi di Montiano. Le dolci salite, mai troppo impegnative, rendono questo percorso adatto anche a chi è alle prime esperienze in bici. L’itinerario è ideale per bici da corsa o bike a pedalata assistita, ma è percorribile con qualsiasi tipo di bici.
Per saperne di più: dettagli sull’itinerario
L’itinerario inizia da Istia d’Ombrone, insediamento fortificato che si erge su un colle sopra la riva destra del fiume Ombrone e che fu feudo degli Aldobrandeschi. Le mura del IX secolo – conservate in parte – servivano a proteggere il borgo da attacchi esterni: l’importanza strategica data dalla posizione sul fiume faceva gola a molti. I principali punti d’interesse di questo antico borgo sono la Porta Principale (Porta Grossetana), la chiesa romanica di San Salvatore, all’interno della quale sono conservate alcune interessanti opere del XV secolo, e la Portaccia. Il km 0 di questo itinerario si trova all’incrocio che dalla SP 159 Scansanese porta a Istia d’Ombrone, nei pressi di un piccolo impianto sportivo polivalente (i Campini). Attraversato il fiume si gira subito a destra sulla SP30 Sante Mariae, strada che corre parallela all’Ombrone, la si segue fino al km 5,800 e poi si gira prima a sinistra sulla SP 79 di Poggio la Mozza e poi, oltrepassata una fontanella con acqua proveniente direttamente dalle sorgenti del Monte Amiata, a destra sulla strada comunale Grillese 1 (km 6,50). Superata una prima salita di circa 3 km, con pendenza tra il 3 e 5%, si scollina al km 9,68 proseguendo in veloce discesa fino a incrociare la SP 16 Montiano (km 11,2): sono iniziati i primi di una lunga serie di piacevoli sali scendi incorniciati da splendidi vigneti. Si torna a pedalare in leggera salita sulla provinciale, il traffico non è preoccupante per numero, ma le auto vanno veloci, si raccomanda prudenza soprattutto sulle curve coperte della successiva salita, dove – giocoforza – si procederà molto lentamente. Dal km 14,5 al km 16,8 le pendenze infatti aumentano e sulla famosa “salita dell’Apparita” si passa dal 5 al 9%. Superata l’Apparita si procede in falso piano verso Montiano. La traccia a questo punto piega a sinistra in direzione Scansano (km 19) sulla SP 3 dell’Aione.
Trovate un po’ di tempo per una puntatina al centro storico di Montiano: il borgo, anch’esso feudo aldobrandesco, risale alla fine del XIII secolo. Oltre al panorama mozzafiato, che permette all’occhio di estendersi fino alla laguna di Orbetello e all’Isola del Giglio, segnaliamo la Torre dell’Orologio, centro del potere degli Aldobrandeschi. Tornati sulla traccia, al bivio del km 19 si procede sulla SP 9 per 5 km, dove ritroviamo la SP 79 di Poggio la Mozza nei pressi del Podere Corso. La traccia GPS lascia poi la SP 9 per la SP 79. Prima di proseguire vale la pena voltarsi verso l’orizzonte per ammirare le profumate colline coltivate a vite, che al tramonto si tingono d’oro. La SP79 continua in un incessante saliscendi fino a transitare, al km 33, da Maiano Lavacchio. La località è tristemente legata alla nostra storia contemporanea: il 22 marzo del 1944, nei locali di una scuola di campagna, 11 giovani di Istia d’Ombrone vennero uccisi dai fascisti per essersi resi renitenti alla leva. Prima di essere fucilato, uno dei ragazzi scrisse su una lavagnetta (custodita nelle sale del Comune di Grosseto) l’ultimo saluto alla madre. Il 24 giugno 2016 l’Istituto Storico Grossetano della Resistenza (ISGREC), in collaborazione con FIAB Grosseto Ciclabile, ha inaugurato “Il Sentiero della Memoria dei Martiri d’Istia”, che segue la strada che il parroco e i compaesani percorsero per riportare a casa le salme dei ragazzi. Nel nostro itinerario Maiano Lavacchio rappresenta l’ultima delle salite. Da ora in avanti si inizia a scendere sulla SP 79 fino al km 34, 500 per poi continuare, sempre in discesa (anche ripida), nella strada comunale di Piagge del Maiano. Al km 37 si gira a sinistra seguendo il corso del torrente Maiano che scorre alla nostra destra. Al Km 41 ritroviamo la SP 159 Scansanese e, dopo poco più di 1 km, attraversiamo di nuovo l’Ombrone per a Istia.
La traccia gps è scaricabile previo registrazione utente in Area Riservata
Link di approfondimento, il Morellino:
Museo Archeologico e Museo della Vite e del Vino - Scansano - Le colline dell'Albegna
La Resistenza in Maremma:
- Strage dei martiri d’Istia
http://www.cantieridellamemoria.it/it/61/la-strage-dei-martiri-distia
- Sentiero della memoria dei Martiri d’Istia
http://www.cantieridellamemoria.it/it/62/il-sentiero-della-memoria
- Memoria a Campospillo (Comune di Magliano in Toscana)
http://www.cantieridellamemoria.it/it/63/campospillo