13 - Montepescali e la banda dei Barbieri
Lunghezza: 19 km
Altimetria/dislivello: 250 m
Tipo di fondo: Asfalto, sterrato
Percentuale sterrato: 27%
Bici consigliata: turismo, gravel, MTB, e-mtb
Il percorso:
La mattina del 16 giugno 1821, in Montepescali, una banda di briganti faceva strage della famiglia Tacchia. Alla ricostruzione dei fatti, ed al processo che ne seguì, lo storico maremmano Giotto Minucci dedicò il libro “L’ultima ghigliottina di Maremma”, pubblicato nel 1986 da Lucio Pugliese Editore, ed oggi reperibile presso la Biblioteca Chelliana di Grosseto. L’itinerario che proponiamo in questa scheda ripercorre, in bicicletta, le strade che nel corso del XIX secolo furono teatro delle scorribande della Banda dei Barbieri, i briganti che perpetuarono il delitto ai danni della famiglia Tacchia, e che imperversarono nell’antica e amara maremma dei Granduca di Toscana. Il percorso è stato realizzato da FIAB Grosseto nell’ambito di “Montepescali in Giallo”, Festival della letteratura noir e poliziesca organizzato dalla Biblioteca Chelliana il 25 e 26 agosto 2018.
Per saperne di più: dettagli sull’itinerario:
L’itinerario si sviluppa per circa 18 km, con partenza e arrivo dalla chiesa di Braccagni in via dei Garibaldini (ampio parcheggio a disposizione). È proprio a Braccagni, antica fattoria e stazione di posta sulla via Aurelia, che la banda dei Barbieri avevano istituito il proprio rifugio, presso l’osteria di Tondi Carlo. Superato il passaggio a livello della ferrovia, si gira immediatamente a sinistra immettendosi sull’ombreggiata Strada delle Gerlette. Al km 5 si incrocia la SP 102 del Polesine, si supera il cavalcavia della nuova Aurelia per girare a destra sulla SP 41 dello Sbirro e, al km 7,200 si lascia la provinciale per la strada comunale di Poggio Pelato. Dopo circa un chilometro il fondo diventa sterrato e la traccia si inoltra nella macchia mediterranea, andando a ricongiungersi con l’antica strada medievale che collegava Montepescali e Batignano. Giunti nei pressi di un ampio quadrivio, (km 10,700) riconoscibile anche per la presenza di un grande capanno di caccia, si gira a destra proseguendo sull’antica dogana per altri cinquecento metri. Dietro una curva, ai bordi dell’antico sentiero, dopo circa 11 km dalla partenza, troveremo sulla nostra sinistra il cippo con tre croci posto nel 1979 da Giotto Minucci, l’autore del libro “L’ultima ghigliottina di Maremma”, a ricordo dell’efferato delitto compiuto dai briganti della banda dei Barbieri ai danni della famiglia Tacchia. La sosta presso il cippo commemorativo ci permetterà di riprendere fiato, e allo stesso tempo godere della natura incontaminata in cui ci troviamo immersi. L’antico sentiero svanisce davanti a noi, seguirlo oggi fino a Batignano, il borgo medievale che si trova all’altro estremo, sarebbe cosa ardua, poiché la macchia mediterranea se ne è ripresa possesso e dell’antica traccia rimangono solo poche pietre, smosse dal tempo e consumante dalla pioggia. La strada per Montepescali è invece percorribile, ed è proprio il borgo, con la bella Piazza Castello e la torre dell’orologio, la meta del nostro itinerario.
Ritornati al quadrivio da dove siamo venuti, si piega a destra seguendo la vecchia dogana, che presto s’impenna risalendo l’erta che porta in paese. Qui, dove anche muli e cavalli iniziavano a sbuffare, le nostre ruote perderanno aderenza per via del fondo acciottolato e solo una buona dose di pazienza, unitamente ad un po’ di tecnica, ci permetteranno di salire pedalando. Il tratto impegnativo è comunque breve, anche se la salita continuerà fino al paese, con un ultimo strappo sotto le mura in prossimità dei vecchi lavatoi. La successiva sosta e la visita del borgo medievale, ci ripagheranno ampiamente della fatica appena affrontata. Il superbo panorama sulla maremma che ci offre Montepescali dalle sue antiche terrazze, rimarrà impresso nei nostri ricordi. Il nostro giro si chiude in bellezza percorrendo la sinuosa discesa della strada provinciale che da Montepescali riporta a Braccagni superando, in un agile sottopasso, la nuova statale Aurelia a quattro corsie prima di entrare in paese.
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