20 - Montemassi Ribolla e il castello della Pia

fiab grosseto montemassiLunghezza: 42,7 km
Altimetria: 352 m
Tipo di fondo: Asfalto, sterrato
Percentuale sterrato: 14%
Bici consigliata: turismo, gravel, e-bike

Il percorso:

Un reticolo di strade a basso traffico attraversa un territorio lievemente ondulato dove paesi, borghi e rocche medievali raccontando la storia di una terra dura, fatta di lavoro, lotte e storia millenaria. L’itinerario si sviluppa per circa 42 km, quasi totalmente in pianura. Il castello di Montemassi è quello raffigurato nel famoso affresco di Simone Martini custodito nel palazzo pubblico di Siena e intitolato Guidoriccio da Fogliano all’assedio di Montemassi. Ribolla è una delle Porte del Parco Nazionale delle Colline Metallifere Grossetane, lì esiste ancora una struttura per la cernita del materiale estratto, come pure un ex cinema, già di proprietà della Società Montecatini, che ospita ora il centro di documentazione. Le vestigia della rocca di Castel di Pietra raccontano la storia della contessa Pia de Tolomei, la nobil donna senese citata da Dante nel quinto canto del Purgatorio: "Siena mi fé, disfecemi Maremma".

Per saperne di più: dettagli sull’itinerario

Il percorso parte dalla stazione di Sticciano Scalo. A circa 30 km da Grosseto, Sticciano si trova sulla direttrice ferroviaria Grosseto-Siena, dove in tutti i convogli è possibile la formula Treno + Bici. Si inizia a pedalare sulla SP 157 di Roccastrada e dopo soli 600 mt si gira a sinistra sulla SP 137 Lattaia. La strada, leggermente ondulata, si srotola sotto le nostre ruote addentrandosi nella campagna per circa 7 km, fino ad incrociare la SP 19. Alla grande rotatoria con la SP 21 si prosegue in direzione Montemassi. Inizia ora il tratto più impegnativo dell’intero itinerario che, in leggera salita (pendenza media 4,5%), ci porterà ai piedi della rocca Aldobrandesca di Montemassi. Situata a 260 mt, la rocca offre un panorama a dir poco spettacolare, non a caso il castello aveva, in epoca medievale, una grande importanza strategica. Si riparte percorrendo a ritroso gli ultimi 3 km per poi girare a destra in direzione Ribolla all’incrocio con la SP 31. Nei pressi della grande rotatoria si incontra la stele dedicata alla memoria di quattro giovani partigiani che il 17 Giugno 1944 persero la vita in uno scontro a fuoco contro i soldati tedeschi. Giunti a Ribolla si segue la traccia GPS per una sosta in Piazza della Libertà, presso la Porta del Parco Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere. Un progetto quello del Parco che mira al recupero – a scopo didattico e culturale – di edifici, pozzi e quant’altro era servito all’estrazione e alla lavorazione dei metalli.

La storia e la cultura della Maremma è legata indissolubilmente a quella delle miniere di lignite di Ribolla: attive fino agli anni ’50, furono chiuse il 4 maggio del 1954 a causa del gravissimo incendio che provocò la morte di 43 minatori. La tragica vicenda fu ripresa nel 1962 dallo scrittore grossetano Luciano Bianciardi nel suo libro La vita agra. Al romanzo è ispirato l’omonimo film con Ugo Tognazzi del regista Carlo Lizzani. Ma torniamo su due ruote: si riparte da Ribolla seguendo ancora per alcuni chilometri la SP 31 Collacchia. Oltrepassato l’incrocio con la Strada Provinciale di Perolla (km 25 dell’itinerario) la traccia gira a sinistra in direzione “fattoria di pietra”. Una lunga fila di cipressi, tipici del paesaggio toscano, ci accompagneranno per circa 4 km. A circa metà percorso, in questo luogo così affascinante, ebbe il suo castello Nello d’Inghiramo dei Pannocchieschi, podestà di Volterra nel 1277 e di Lucca nel 1313, capitano della Taglia Guelfa in Toscana nel 1284. Nello, famoso per il suo temperamento violento, ordinò proprio in questo luogo l’assassinio della moglie Pia de Tolomei (che Dante nomina nel Purgatorio), per sposare Margherita Aldobrandeschi, di cui si era invaghito. Al km 31,42, nei pressi della cava di pietrisco della Bartolina, si incrocia la SP 20 di Castellaccia. Si segue per soli 400 mt e poi di gira a destra sulla SP 91 di Pian del Bichi. Al km 34,15 si gira a destra nei pressi dell’Azienda Vitivinicola Rocca di Montemassi dove è allestito un originale Museo della Civiltà Rurale (visita e degustazione su prenotazione). L’itinerario prosegue serpeggiando tra le stradine di campagna lungo cui è obbligatorio seguire con attenzione la traccia GPS fino all’incrocio con la SP 19 di Montemassi al km 38,900. Sarà infine la SP 90 che accompagnerà le nostre ruote lungo i 4 km fino alla stazione di Sticciano Scalo: il nostro punto di partenza e di arrivo.

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Altitudine minima
31 m
Distanza totale
43.3 km
Altitudine massima
244 m
Tempo totale
24d 1h 16m 39s
Dislivello Totale
519 m
Punti di interesse
0
Total Elevation Loss
519 m
Punti del percorso
457
Velocita' massima
6.9 m/s
Indicazioni stradali
0
Velocità media
0 m/s
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