Gocce di Maremma - Scarlino e Follonica
Gocce di Maremma - giorno 3 (Scarlino e Follonica)
Dettagli sull’itinerario
La visita al museo della Casa Rossa, o casa Ximenes, ci ha aperto la mente e illustrato nel dettaglio la metamorfosi del territorio grossetano in sponda destra del fiume Ombrone.
Adesso è il momento di cambiare scenario, e scoprire altre storie, sempre legate all’acqua e al ciclo delle attività produttive che nei secoli hanno trovato, nella risorsa idrica, il mezzo per la crescita sociale e culturale della maremma. Lo faremo dirigendosi verso nord, da Castiglione della Pescaia a Scarlino e Follonica.
Quella di oggi si potrebbe definire una tappa di “trasferimento”, sarebbe cosi se utilizzassimo un mezzo a motore, ma una bicicletta apre gli orizzonti, regalandoci paesaggi e luoghi da visitare anche lontani dalle normali vie di comunicazione, riscopre sentieri e strade abbandonate. È quello che ci aspetta oggi quando, seguendo la traccia della Ciclovia Tirrenica B19 di Bicitalia, oltrepassato il bivio di Pian d’Alma sulla SP delle Collacchie, troveremo sulla sinistra un cartello che indica “Cala Violina”. (vedi nota1)
Lasciamo il bitume dell’asfalto percorrendo la strada sterrata che, transitando da una zona adibita a parcheggio, si inoltra nella macchia mediterranea accompagnandoci, con un deciso salto di livello, in riva al mare ad una delle più belle spiaggette dell’intera costa tirrenica, Cala Violina. Proseguiamo in direzione nord lungo il sentiero natura che percorre la linea di costa. Siamo all’interno delle “Bandite di Scarlino” e quella che stiamo percorrendo è la Via dei Cavalleggeri, la grande pista cinquecentesca voluta dai Medici per difendere la costa e l’entroterra Toscano dalle incursioni dei pirati e corsari Saraceni. Abbiamo appena lasciato Cala Violina che troviamo, sulla nostra strada un altro segno del tempo, legato a epoca più recente rispetto alla via dei cavalleggeri, ma egualmente importante e di grande interesse storico.
Siamo arrivati a Cala Martina, e quello che troviamo sul sentiero è un monumento, una stele in marmo e bronzo realizzata nel 1949 dallo scultore maremmano Tolomeo Faccendi dedicata a Giuseppe Garibaldi, che proprio qui, inseguito dalle guardie pontificie, si imbarcò su un peschereccio spezzino per raggiungere Porto Venere, il 2 settembre 1849. Leggeri saliscendi della pista in terra e ghiaia ci accompagnano, tra affacci mozzafiato sul mare, a scoprire il golfo di Follonica. Il termine del sentiero natura coincide con l’arrivo ad un altro sito di interesse storico del nostro itinerario “Gocce di Maremma”, siamo giunti a Portiglioni, dove troviamo l’ex terminal minerario di Terra Rossa – Scarlino.
Da qui, il minerale estratto dalle miniere delle Colline Metallifere veniva scaricato direttamente nelle stive delle navi mercantili. Ed è proprio la grande attività mercantile che si è svolta in questo luogo nel corso dei secoli, già da epoca etrusca, ad averci lasciato tracce del suo passato adesso racchiuse in un piccolo museo che si trova in loc. Puntone di Scarlino, il MAPS, Museo del Portus Scabris, Il museo ha sede in un casello idraulico dei primi del '900 che si affaccia su una zona umida di interesse regionale, il padule di Scarlino.
Dal Puntone, raggiungiamo Follonica utilizzando una piacevole pista ciclabile che si accompagna fino al cuore storico della città del golfo, l’area museale delle ferriere leopoldine e il MAGMA (Museo delle Arti in Ghisa della Maremma). Grazie all’interattività del museo, saremo testimoni e protagonisti allo stesso tempo di un percorso emozionale studiato per raccontare la storia tecnologica, artistica e umana dello stabilimento siderurgico di Follonica.
(nota1) Al momento della pubblicazione di questo itinerario, è imminente l’apertura del cantiere di una nuova pista ciclabile che congiungerà, costeggiando la pineta di Roccamare, la SP delle Collacchie all’altezza di Pian di Rocca (pochi chilometri fuori dal centro abitato di Castiglione), al Castello di Rocchette. Da qui, attraverso il recupero di una vecchia strada leopoldina, si arriverà a Punta Ala e quindi a Cala Violina, pedalando lungo la linea di costa a strapiombo sul mare uno dei tratti più suggestivi della intera costa tirrenica in toscana. L’itinerario ha già ricevuto il finanziamento della Regione Toscana ed è inserito, come variante, nel progetto Ciclopista Tirrenica.