Grosseto - Siena - Firenze
Dalla Maremma a Firenze, su strade prevalentemente sterrate, un viaggio in bicicletta che è prima di tutto un avventura attraverso luoghi e paesaggi diventati Patrimonio dell’Umanità.
Un viaggio in bicicletta attraverso la Toscana, un esperienza che rimarrà, come un quadro d’autore, impresso per sempre nella nostra memoria. Le antiche dogane della Maremma, le valli del Monte Labro e i contrafforti dell’Amiata, la Val d’Orcia e la Via Francigena, le Crete Senesi della Val d’Arbia e le strade bianche del Chianti, saranno la cornice entro cui dipingere. I colori ce li regaleranno la terra e il cielo, assieme ai profumi ed ai sapori della buona cucina toscana. La bicicletta sarà il nostro pennello. Fatica sudore gioia soddisfazione, e qualche “moccolo”, le sfumature che ci permetteranno di comporre la propria unica e personale opera d’arte. Cinigiano, Arcidosso, Castel del Piano, le Riserve Naturali di Poggio all’Olmo e del Monte Labro saranno i protagonisti del primo giorno di viaggio. Castiglione d’Orcia, la Val d’Orcia, San Quirico, Buonconvento e Monteroni d’Arbia, i borghi ed i paesaggi della Francigena, la mitica via dei pellegrini - Eurovelo 5 – ci guideranno nella tappa del secondo giorno. Con il terzo giorno arriveremo nel cuore della Toscana, le colline del Chianti senese e fiorentino. Castelli, borghi e piccoli paesi, pievi e ville rinascimentali testimoni silenziosi, tra il Medioevo e il Rinascimento, di continui scontri e sanguinose scaramucce fra i potenti Comuni delle città di Siena e Firenze. Con le loro strade bianche e gli innumerevoli sali scendi tra vigne e oliveti, saranno per noi croce e delizia nella terza tappa da Siena a Greve in Chianti. In successione: Vico d’Arbia, Pianella, Pievasciata, Vagliagli, Radda, Panzano, nomi tornati alla ribalta degli appassionati di ciclismo grazie ad una corsa epica, che si corre ancora oggi su queste strade richiamando appassionati da tutto il mondo; l’EROICA. Da Greve a Firenze ancora colline e boschi, nei primi chilometri, da Greti a Spedaluzzo, dove si risale il crinale del Chianti per poi scendere sulla valle del fiume Ema fino a Grassina e Ponte a Ema.
Siamo ormai alle porte di Firenze, una sosta a Ponte a Ema per la visita al Museo del Ciclismo intitolato a Gino Bartali non può certo mancare. La pista ciclabile all'interno del parco dell’Albereta, sulla riva sinistra dell’Arno, ci condurrà fino a ponte S. Niccolò. L’ultima fatica la lasciamo per percorrere i tornanti che portano a Piazzale Michelangelo. La vista sulla città più bella del mondo dalla grandiosa piazza rinascimentale, ci ripagherà di tutta la fatica spesa sui pedali, per arrivare fin qui dalla maremma.