Maremma Trail - descrizione itinerario

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Per saperne di più: dettagli sull’itinerario

Da Grosseto iniziamo a pedalare sulla pista ciclabile che sormonta l’argine destro dell’Ombrone, fino ad attraversare il fiume sul ponte dedicato alla memoria dello storico traghettatore Eugenio Luigi Bellucci, conosciuto con il soprannome di ‘Gigi della Barca’. In loc. Spergolaia, antico granaio della fattoria lorenese, s’incrocia la pista ciclabile che seguiremo fino a Marina di Alberese. Superata una sbarra, la traccia devia per l’itinerario A7 Foce Ombrone in bici. Il breve ma suggestivo anello del percorso A7 ci riporta a Marina di Alberese percorrendo il tratto gravel sull’alzaia di una diga affacciata sul mare, posata da qualche anno a protezione dell’area umida retrostante. Attraversata la strada, si entra nel percorso ciclabile Collelungo – Pinastrellaia, da cui potremo raggiungere la meravigliosa spiaggia di Collelungo e vivere la suggestione di pedalare tra gli oliveti secolari, immersi nella natura selvaggia del parco, fino a raggiungere il Centro Visite ad Alberese (ristoro e centro servizi). È l’A8 Cammino Medievale in bici, il terzo percorso gravel che ci porta nei pressi della ex stazione ferroviaria di Alberese, da qui pedaliamo affiancati alla linea ferroviaria su un percorso a fondo naturale di circa 2 km fino a Collecchio.

La tratta Alberese – Collecchio appena percorsa è interessata dalla progettualità della Ciclopista Tirrenica, ed è probabile che entro il 2026 sia completamente riconvertita in pista ciclabile con grande soddisfazione dei ciclisti occasionali, ospiti nei numerosi agriturismi della zona, che avranno così la possibilità di raggiungere agevolmente una delle più suggestive tappe di questo itinerario, il borgo di Talamone.

Dal sottopasso ferroviario di Talamone si attraversa Fonteblanda per dirigersi verso l’interno. Il nostro itinerario impegna ora un tratto di circa seicento metri della vecchia via Talamonese, dove è possibile trovare accumulo di fango in caso di piogge recenti, nel caso di impercorribilità è sempre possibile bypassare il tratto utilizzando la triangolazione di via Talamonese nuova con la SP San Donato. In uscita dalla vecchia via talamonese si attraversa la SP 56 San Donato impegnando un primo tratto della SP 144 Melosella. Da adesso in poi gli orizzonti cambiano, la strada inizia a salire con pendenze tra il 4 e l’8% e si guadagna presto il primo colle della giornata, posto ai 262 m slm sulla SP 9 Aione nei pressi del borgo medievale di Montiano. Il passaggio da Maiano Lavacchio (cippo alla Memoria dei Martiri d’Istia) sulla SP di Poggio La Mozza, ci anticipa la discesa verso le Piagge del Maiano. Nei pressi dell’immissione sulla SP 159 Scansanese ritroviamo il fiume Ombrone, che attraversiamo dirigendosi verso Istia e il suo caratteristico centro storico, con la Portaccia quale testimonianza del passato medievale.

Da Istia, l’itinerario prosegue sulla SP Le Conce puntando verso Campagnatico, ma proprio da Istia è possibile chiudere una variante di circa 100 km dei 255 che sviluppa il Maremma Trail e, utilizzando strade vicinali in direzione Casette di Mota e Osservatorio Astronomico, è possibile raggiungere Roselle e rientrare a Grosseto dalla pista ciclabile che collega la frazione alla città.

Dalla SP Le Conce raggiungiamo Campagnatico con un suggestivo passaggio dalle fonti ed i lavatoi medievali, che anticipa la vista panoramica sulla valle dell’Ombrone dal piazzale della Pieve di San Giovanni Battista. Raggiungiamo Paganico dalla strada vicinale “Le Lupaie”. Quasi completamente asfaltata, la strada serpeggia tra colli e oliveti altalenando sui colli con discrete pendenze, per ritrovare il fiume Ombrone nei pressi di Paganico. Un breve tratto della SP 64 Cipressino ci conduce all’incrocio con la SP 140 Leopoldina e al Castello di Monte Antico (stazione FS sulla linea Grosseto Siena e capolinea dei Treni Storici della Val d’Orcia). Oltrepassato Monte Antico l’itinerario segue la traccia della Ciclovia Due Mari di Bicitalia, impegnando un tratto sterrato per poi riprendere a salire conquistando il colle su cui si erge il borgo di Pari. Giunti all’antica stazione di posta di Casal di Pari, borgo natio del fumettista Aurelio Galleppini, in arte Galep, divenuto celebre per aver creato il personaggio di Tex Willer, si entra sul tratto gravel della SP 124 del Belagaio, 15 km di bellissima strada bianca che ci accompagna fino alle case sparse di Piloni, dove si incrocia la SP 157 Maremmana.

Il successivo tratto, tra Torniella e Sassofortino è uno dei tratti più selvaggi e anche più impegnativi dell’intero itinerario. Attraversiamo l'antico castellare di Torniella con la seicentesca piazza della cisterna, per lasciare l'asfalto della SP 157 in loc. Santa Sicutera, oltrepassato il ponte sul Farma. Siamo ai confini con la provincia di Siena, alla nostra sinistra le acque cristalline del torrente Farma, a destra la Riserva Naturale della Pietra. Stiamo percorrendo l’antica strada tra Siena e Roccatederighi, conosciuta anche come “Via Maremmana”, per entrare nel cuore delle colline metallifere. La strada è ampia per le nostre bici, ma il terreno è tormentato. Le curve di livello sembrano voler fare a gara tra di loro, ora salgono, ora scendono... e sempre in modo secco e repentino. Pareti di rocce rossastre, fanno capolino tra il verde della vegetazione e ciuffi gialli di odorose ginestre. Attraversare in primavera questi luoghi è come immergersi in un tripudio di colori e di profumi. Il fondo è ghiaia sciolta, forse detriti delle stesse pareti di roccia che intravediamo ai lati, l'aderenza delle ruote sul terreno va a farsi benedire... spesso ci lascia e non ci resta che spingere. Camminare e pedalare, pedalare e camminare. Ora la direzione punta verso sud ovest, siamo alle spalle del massiccio del Sassoforte. Ai 640 m sul livello del mare si raggiunge la “cima Coppi” dell’itinerario, per poi iniziare a scendere su Sassofortino.
I circa dieci km che separano Santa Sicutera dall'abitato di Sassofortino sono i più tecnici del Maremma Trail, percorrerli richiede esperienza di guida su terreni sconnessi e in forte pendenza. In alcuni periodi dell’anno e in caso di forti piogge, non potranno essere percorribili per il fango e le possibili piene del Farma e dei fossi che in esso confluiscono. Per ovviare a questi casi e dare continuità all’itinerario principale, indichiamo una variante che, dal bivio della SP 124 Belagaio, risale la SP 157 in direzione Roccastrada per 5 km e raggiunge Sassofortino sulla SP 8 Meleta, aggirando il Sassoforte sul lato esposto a sud e la piana grossetana

Sosta obbligata, non solo per il rifornimento alimentare, è Roccatederighi, da cui rapidamente si scende su Montemassi percorrendo la SP 19. In rapida successione raggiungiamo l’ex villaggio minerario di Ribolla per risalire le vecchie piste che collegavano i pozzi d’estrazione della lignite. Di particolare suggestione il passaggio dalla piazzola che ospitava il Pozzo Camorra. Fu eretto nel 1948, in prossimità del podere Camorra da cui poi prese il nome, divenne il luogo della più grande sciagura mineraria italiana del secondo dopoguerra (1954).

I tratti più impegnativi sono alle spalle, un lungo tratto di falsopiano ci accompagna ritrovando la linea ferroviaria Grosseto – Siena nei pressi di Sticciano Scalo. La linea ferroviaria sarà anche il filo conduttore che ci accompagna nel successivo tratto gravel della strada vicinale Falsacqua, che dal ponte sul torrente Rigotorto sulla SP 157 esce sulla SP 78 Tollero, in prossimità della Stazione di Roccastrada. Seguiamo la SP78 fino a Paganico richiudendo il più lungo degli anelli possibili su questo itinerario.

In uscita da Paganico, si segue per 2 km la complanare alla Strada di Grande Comunicazione E78 Siena - Grosseto, per poi attraversare le quattro corsie al primo sovrappasso e impegnare un nuovo tratto gravel di assoluta attrattiva e impegno fisico. Conosciuta come la strada dei canili  per la presenza del canile comunale di Paganico, si inerpica fin sotto il borgo medievale di Montorsaio (l'ultima rampa supera il 12%) da dove si gode di uno spettacolare punto panoramico, con lo sguardo che spazia da mare al Monte Amiata. Da non perdere la successiva sosta caffè al Bar di Mezzo nel centro storico di Batignano, l’ultimo borgo medievale che ci separa da “spianare” le ruote delle nostre bici sulla pista ciclabile che conduce a Roselle e poi a Grosseto, termine di questo lungo trail attraverso la maremma grossetana.

Maremma Trail - scopriamo il territorio - storia e suggestioni

Maremma Trail - il percorso

scivolo torrente farma

 

Categoria: Maremma Trail

Altitudine minima
-2 m
Distanza totale
253.39 km
Altitudine massima
590 m
Tempo totale
19h 55m 20s
Dislivello Totale
2949 m
Punti di interesse
0
Total Elevation Loss
2942 m
Punti del percorso
4488
Velocita' massima
14.5 m/s
Indicazioni stradali
0
Velocità media
3.53 m/s
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